Il Consorzio PI Italia mette a disposizione una demo per passare dalla teoria alla protezione concreta degli impianti industriali
Negli ultimi anni, la digitalizzazione dei processi produttivi ha trasformato radicalmente le fabbriche. Se un tempo l’ambito operativo era ben distinto dal mondo IT, oggi la linea di separazione tra ciò che succede negli uffici e ciò che accade in produzione è sempre più sfumata. Questo nuovo scenario, se da una parte abilita efficienze e automazioni mai viste prima, dall’altra espone l’infrastruttura OT (Operational Technology) a nuovi rischi informatici. Da qui nasce l’esigenza – non più rinviabile – di parlare di OT Cybersecurity. Ma cosa significa davvero, in concreto?
IT e OT Cybersecurity: due mondi che si incontrano, ma non si sovrappongono
La sicurezza IT è tradizionalmente focalizzata sulla protezione dei dati: e-mail, server, file sensibili, reti aziendali. Le priorità? Riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni. Le minacce sono note: malware, phishing, attacchi ransomware. Le contromisure, pure: antivirus, firewall, autenticazione a più fattori, monitoraggio dei log.
La cybersecurity OT, invece, ha un obiettivo primario diverso: garantire la continuità operativa e la sicurezza fisica degli impianti industriali. In ambito OT si controllano robot, PLC, motori, sensori e linee produttive. Qui, l’interruzione di un processo può significare fermi macchina, danni a beni materiali o, peggio, rischi per la sicurezza delle persone.
Con la convergenza tra IT e OT, questi mondi non possono più viaggiare separati. I sistemi di controllo industriale sono sempre più connessi a reti aziendali o al cloud per il monitoraggio remoto, la diagnostica e l’ottimizzazione. Ma più connessione significa anche più esposizione. È quindi essenziale che l’automazione industriale sia progettata con in mente anche la protezione informatica, non solo il funzionamento tecnico.
La sicurezza OT applicata alle reti PROFINET
PROFINET è uno dei principali protocolli Ethernet industriali utilizzati nell’automazione. Per questo motivo, è anche uno dei primi target per una strategia efficace di OT Cybersecurity. Negli ambienti PROFINET, la sicurezza si basa su una protezione multilivello: segmentazione della rete in cui i vari segmenti vengono isolati (ad esempio macchine diverse o linee distinte) per contenere eventuali attacchi; controllo degli accessi per i soli dispositivi autorizzati ad accedere alla rete e comunicare; crittografia e autenticazione utili per garantire che i messaggi scambiati non possano essere intercettati o modificati; e infine aggiornamenti firmware e monitoraggio, fondamentali per tenere sotto controllo le vulnerabilità note.
PROFINET, con il supporto degli standard IEC e delle linee guida del Consorzio PI International, è già predisposto per supportare livelli elevati di protezione OT, ma il vero salto avviene con l’adozione di buone pratiche e un cambio culturale nelle aziende.
Il titolo scelto per l’evento del prossimo 10 giugno a Bologna non è solo uno slogan. “OT Cybersecurity. Mettiamola in pratica!” vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di passare dalla teoria alle soluzioni operative, utili e replicabili. Durante l’evento verranno analizzati casi reali di attacchi e vulnerabilità in ambito industriale, per capire cosa può davvero succedere. Ci sarà un focus sulle tecniche di protezione specifiche per reti industriali come PROFINET e una live demo per vedere con i propri occhi come si progetta un impianto cyber-resiliente.
Il Regolamento Macchine UE 2023/1230: una svolta anche per la sicurezza OT
Il nuovo Regolamento Macchine 2023/1230, che entrerà pienamente in vigore nel gennaio 2027, segna un punto di svolta: la sicurezza informatica è ora un requisito essenziale anche per le macchine industriali. Questo significa che i costruttori devono valutare e proteggere i sistemi contro minacce digitali e i software che svolgono funzioni di sicurezza devono essere trattati come componenti di sicurezza a tutti gli effetti. E anche che le modifiche sostanziali apportate alle macchine – comprese quelle software – impongono una nuova valutazione di conformità.
Per le aziende, questo significa anticipare gli adeguamenti, formare il personale, aggiornare la documentazione tecnica e collaborare con fornitori esperti in cybersecurity industriale.
3 motivi validi per partecipare all’evento del 10 giugno
Il programma dell’evento è costruito attorno a tre pilastri: innanzitutto la formazione, sessioni tecniche condotte da esperti del Consorzio PI Italia e da partner tecnologici, con un focus specifico sulla progettazione sicura delle reti PROFINET. Le esperienze pratiche, caratterizzate dalla presenza di un sistema demo e simulazioni di attacchi per “toccare con mano” il rischio e le contromisure. E infine il “networking di filiera”: uno spazio per il confronto tra system integrator, costruttori di macchine, responsabili IT e OT, per creare sinergie operative e condividere buone pratiche. “Con questo evento vogliamo aiutare le aziende a comprendere che la cybersecurity non è solo una questione di difesa dai ‘pirati informatici’, ma una parte integrante del ciclo di vita dell’automazione industriale. Mettere in pratica l’OT Cybersecurity significa progettare, aggiornare e gestire gli impianti con una nuova consapevolezza”, spiega Cristian Sartori, Presidente Consorzio PI Italia.