In un momento in cui la popolazione nelle città è sempre più in aumento, sorgono molteplici problematiche a cui bisogna porre rimedio. Le “smart city” sono state create come strumento di risposta a questo trend per raccordare la tecnologia disponibile con le analisi e le politiche moderne che stanno emergendo come soluzioni per offrire una migliore qualità della vita.
Per definire un approccio più ampio ed una strategia olistica dobbiamo considerare i dati raccolti dai sensori come elementi di un sistema strutturato capace di sfruttarli appieno: la 3DEXPERIENCE.
Questa piattaforma informatica consente di creare un gemello virtuale della città reale esistente, capace di acquisire i cambiamenti mentre si verificano nel tempo grazia ai sensori installati e comunicanti con questa. Il feedback continuo tra il modello fisico (dai suoi sensori) della città dinamica e la città virtuale assicura che entrambi si rappresentino a vicenda; il primo per dire cosa sta succedendo e il secondo per valutare l’impatto degli interventi che si rendono necessari.
L’obbiettivo è offrire una soluzione per le tematiche che costituiscono parte fondamentale del nostro quotidiano, come la digitalizzazione del patrimonio fisico e culturale che ambisce alla conservazione di ciò che definisce le città. Di fatto la rappresentazione 3D si trasforma in una “dashboard” di accesso a tutti i dati fruibili diventando lo strumento di supporto alla strategia di gestione del patrimonio costruito e della sua futura espansione. Si cerca così di dare supporto agli standard da un punto di vista informatico recependo le esigenze di digitalizzazione prima e di classificazione poi. Una volta che i dati sul costruito sono fruibili, possono essere incrociati con quelli dei sensori e con strumenti di simulazione in grado di aiutarci nel prevedere cosa potrebbe succedere in determinate situazioni.