Le sfide delle PMI nella manifattura 2025: tra costi fuori controllo, sviluppo di nuovi prodotti e controllo dei processi. La tecnologia cosa può fare?

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Nel 2025 le piccole e medie imprese manifatturiere si trovano a operare in un contesto caratterizzato da elevata volatilità dei mercati, instabilità geopolitica, aumento dei costi energetici e materie prime difficili da reperire. A questo scenario si aggiunge la pressione costante verso l’innovazione di prodotto e la necessità di garantire una qualità sempre più elevata, in tempi ridotti e con margini più contenuti. Di fronte a queste sfide complesse, la leva tecnologica diventa un elemento imprescindibile per la competitività.

Costi fuori controllo: il nodo dell’efficienza operativa

Uno degli ostacoli principali è rappresentato dai costi non più prevedibili. Energia, trasporti e forniture hanno registrato aumenti significativi che incidono direttamente sul conto economico. Le PMI, per loro natura meno strutturate rispetto alle grandi imprese, faticano ad assorbire questi incrementi e a trasferirli a valle. La risposta tecnologica si concretizza in strumenti di monitoraggio e controllo in tempo reale dei consumi, sistemi MES (Manufacturing Execution System) e soluzioni di energy management, che consentono di individuare sprechi, ottimizzare le risorse e ridurre i costi operativi.

Innovazione di prodotto: la velocità del time-to-market

L’innovazione non è più una scelta, ma una necessità. I cicli di vita dei prodotti si accorciano, i clienti richiedono soluzioni personalizzate e la competizione globale impone di portare sul mercato novità con rapidità. In questo contesto, CAD 3D, simulazione virtuale, PLM (Product Lifecycle Management) e additive manufacturing sono strumenti che permettono di accelerare le fasi di progettazione, testare virtualmente nuovi concept e integrare la progettazione con la produzione. Il passaggio dal PDM al PLM diventa strategico per abilitare una gestione integrata del ciclo di vita del prodotto, dalla concezione alla manutenzione post-vendita.

Controllo dei processi: verso una fabbrica data-driven

Il controllo dei processi produttivi è essenziale per garantire qualità, puntualità e flessibilità. Tuttavia, molte PMI ancora oggi operano con strumenti disomogenei, dati non strutturati e scarsa visibilità sull’andamento della produzione. L’adozione di soluzioni IIoT (Industrial Internet of Things) e piattaforme di analisi avanzata dei dati consente di trasformare le fabbriche in ambienti data-driven, dove ogni macchina, linea o impianto diventa una fonte di informazioni utile per prendere decisioni più rapide e informate. L’integrazione con sistemi ERP e software di pianificazione avanzata (APS) consente inoltre di sincronizzare la produzione con la domanda reale, riducendo scorte, fermi macchina e rilavorazioni.

Il ruolo della tecnologia: abilitare ma non sostituire

La tecnologia, da sola, non è una soluzione. È un abilitatore. Serve una visione strategica chiara, una cultura del cambiamento e competenze interne capaci di gestire la trasformazione. Le PMI che sapranno integrare strumenti digitali nei propri processi, valorizzando al tempo stesso l’esperienza e la flessibilità che da sempre le contraddistingue, saranno in grado di affrontare con successo le complessità del 2025.

Per un approfondimento su come affrontare la trasformazione digitale nelle PMI manifatturiere: LINK